Ara Pacis, trovati 800 mila euro per abbassare il muretto
Paolo Foschi - Lilli Garrone
Corriere della Sera, Roma, 24/11/2012
Paolo Foschi - Lilli Garrone
Corriere della Sera, Roma, 24/11/2012
Un
milione e mezzo di euro per abbassare il muretto e ripavimentare un
pezzo di via di Ripetta. Pur nell'emergenza finanziaria del Campidoglio,
il sindaco Gianni Alemanno ha trovato i soldi per i «ritocchi» al
complesso dell'Ara Pacis, nell'assestamento da 36 milioni approvato in
Giunta.
Il Campidoglio continua a navigare in acque finanziarie agitate, ma i soldi per «ritoccare» il muro dell'Ara Pacis sono saltati fuori. Ieri infatti la giunta capitolina presieduta dal sindaco Gianni Alemanno ha approvato l'assestamento di bilancio, che poi dovrà passare all'esame dell'Assemblea. E fra gli interventi previsti c'è appunto l'abbassamento del muretto dell'Ara Pacis, secondo un disegno firmato dallo stesso architetto americano Richard Meier. Per rendere più visibili le facciate delle due chiese gemelle di San Rocco e San Girolamo dei Croati, il muro in travertino che attualmente «protegge» la scalinata e la fontana sarà ridotto di circa «un concio e mezzo»: una misura tecnica che significa grosso modo un blocco di travertino più metà dell'altro. A operazione ultimata l'ingresso del museo il muro sarà a zero, praticamente all'altezza del suolo, mentre andando verso via Tomacelli la riduzione sarà di circa un metro. Resteranno intatte tutte le funzioni della fontana, compresa la piccola cascata che dal lungotevere conduce l'acqua alla vasca. Altra novità: tutta la parte di via Ripetta al di sotto del monumento verrà rifatta e con lastre di basalto grigio e pedonalizzata. Per abbassare il muretto dell'Ara Pacis, volontà del sindaco Gianni Alemanno fin dal momento del suo insediamento, si spenderanno circa 800 mila euro ed altri 700 mila per ripavimentare via di Ripetta. Complessivamente l'assestamento comporta una manovra netta di 35,7 milioni di euro. «In particolare - si legge in una nota del Campidoglio - sono di rilievo 15 milioni per fronteggiare le spese relative al Sociale, destinate in gran parte al Fondo per la tutela dei minori stranieri non accompagnati, le cui esigenze sono accresciute per l'emergenza Nord Africa per la quale il Governo non trasferisce fondi sufficienti».
Il Campidoglio continua a navigare in acque finanziarie agitate, ma i soldi per «ritoccare» il muro dell'Ara Pacis sono saltati fuori. Ieri infatti la giunta capitolina presieduta dal sindaco Gianni Alemanno ha approvato l'assestamento di bilancio, che poi dovrà passare all'esame dell'Assemblea. E fra gli interventi previsti c'è appunto l'abbassamento del muretto dell'Ara Pacis, secondo un disegno firmato dallo stesso architetto americano Richard Meier. Per rendere più visibili le facciate delle due chiese gemelle di San Rocco e San Girolamo dei Croati, il muro in travertino che attualmente «protegge» la scalinata e la fontana sarà ridotto di circa «un concio e mezzo»: una misura tecnica che significa grosso modo un blocco di travertino più metà dell'altro. A operazione ultimata l'ingresso del museo il muro sarà a zero, praticamente all'altezza del suolo, mentre andando verso via Tomacelli la riduzione sarà di circa un metro. Resteranno intatte tutte le funzioni della fontana, compresa la piccola cascata che dal lungotevere conduce l'acqua alla vasca. Altra novità: tutta la parte di via Ripetta al di sotto del monumento verrà rifatta e con lastre di basalto grigio e pedonalizzata. Per abbassare il muretto dell'Ara Pacis, volontà del sindaco Gianni Alemanno fin dal momento del suo insediamento, si spenderanno circa 800 mila euro ed altri 700 mila per ripavimentare via di Ripetta. Complessivamente l'assestamento comporta una manovra netta di 35,7 milioni di euro. «In particolare - si legge in una nota del Campidoglio - sono di rilievo 15 milioni per fronteggiare le spese relative al Sociale, destinate in gran parte al Fondo per la tutela dei minori stranieri non accompagnati, le cui esigenze sono accresciute per l'emergenza Nord Africa per la quale il Governo non trasferisce fondi sufficienti».