L'Ara Pacis di Richard Meier. Una sintesi di mille errori
Roberto Tomassi - Paolo Conti
Corriere della Sera - Roma 17/3/2013
Roberto Tomassi - Paolo Conti
Corriere della Sera - Roma 17/3/2013
Caro Conti,
il sindaco è tornato sulla sua decisione di abbassare il muro dell'Ara Pacis, destinando i previsti quasi due milioni di euro a ristrutturazioni di scuole. Il sindaco ha motivato la cosa adducendo la spending review imposta dal governo, confermando implicitamente che senza di quella l'assurdo intervento si sarebbe effettuato. Si prenda la sua parte di merito in questa vicenda, avendo con la sua rubrica contribuito ad accendere i riflettori su una vicenda marginale ma significativa di come vengano male utilizzati i soldi dei contribuenti. Così come il merito devono prenderselo i cittadini che hanno raccolto le firme per la petizione contro l'abbassamento. Nessun merito invece alla pessima opposizione presente in Campidoglio, che nulla ha fatto per contrastare l'assurdità dell'intervento, dimostrando ancora una volta che se il governo cittadino è di un' inadeguatezza imbarazzante, l'opposizione non è da meno. Facendo finta di essere in una città normale, invece che ringraziare il sindaco per la saggia decisione, che qualcuno gli chieda conto delle risorse perse con questa assurda storia del muro da abbassare, del tempo e soldi che sono stati spesi dagli uffici comunali, delle parcelle che probabilmente saranno state pagate allo studio Meier per concordare il progetto. Si può, insomma, cercare di fare in modo da prevenire in futuro certi sperperi di pubbliche risorse?
Roberto Tomassi
Caro lettore,
l'opera di Meier nata male (fuori scala e senza concorso internazionale) rischiava di finire peggio. Un monumento politicamente trasversale a ciò che «non» si dovrebbe fare in una grande Capitale europea. Con un finale adeguato agli errori.
Paolo Conti
il sindaco è tornato sulla sua decisione di abbassare il muro dell'Ara Pacis, destinando i previsti quasi due milioni di euro a ristrutturazioni di scuole. Il sindaco ha motivato la cosa adducendo la spending review imposta dal governo, confermando implicitamente che senza di quella l'assurdo intervento si sarebbe effettuato. Si prenda la sua parte di merito in questa vicenda, avendo con la sua rubrica contribuito ad accendere i riflettori su una vicenda marginale ma significativa di come vengano male utilizzati i soldi dei contribuenti. Così come il merito devono prenderselo i cittadini che hanno raccolto le firme per la petizione contro l'abbassamento. Nessun merito invece alla pessima opposizione presente in Campidoglio, che nulla ha fatto per contrastare l'assurdità dell'intervento, dimostrando ancora una volta che se il governo cittadino è di un' inadeguatezza imbarazzante, l'opposizione non è da meno. Facendo finta di essere in una città normale, invece che ringraziare il sindaco per la saggia decisione, che qualcuno gli chieda conto delle risorse perse con questa assurda storia del muro da abbassare, del tempo e soldi che sono stati spesi dagli uffici comunali, delle parcelle che probabilmente saranno state pagate allo studio Meier per concordare il progetto. Si può, insomma, cercare di fare in modo da prevenire in futuro certi sperperi di pubbliche risorse?
Roberto Tomassi
Caro lettore,
l'opera di Meier nata male (fuori scala e senza concorso internazionale) rischiava di finire peggio. Un monumento politicamente trasversale a ciò che «non» si dovrebbe fare in una grande Capitale europea. Con un finale adeguato agli errori.
Paolo Conti
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