Portoghesi: «Ara Pacis peggio di Punta Perotti»
Giuseppe Pullara
CORRIERE DELLA SERA - cronaca Roma, 21 GIU. 2006
L'architetto (con lunga storia a sinistra) riceve i complimenti di Sgarbi: «Bravo ma mi hai copiato»
Pur non arrivando a considerarlo un «ecomostro», Paolo Portoghesi, storico dell'arte e architetto del post-modern, giudica il nuovo museo dell'Ara Pacis «peggio di Punta Perotti», l'immenso scheletro di cemento buttato giù con la dinamite a Bari le scorse settimane. Anche se mostra «rispetto» per Richard Meier, progettista del museo, l'autore della Moschea romana parte all'attacco — pur con un lungo passato a sinistra — del monumento-simbolo delle amministrazioni Rutelli e Veltroni. Sul numero in edicola dì Casabella già altri noti architetti a sinistra (Carmen Andriani, Paolo Desideri, Francesco Careri) hanno pesantemente criticato il museo di Meier (autoreferenziale, ipertrofico, senza rapporto con la città barocca). Lo stesso Franco Purini esprime riserve, pur riconoscendo all'edificio «il merito di aver riaperto il dialogo tra antico e moderno».
«Purtroppo Meier — spara Portoghesi — è poco sensìbile al rispetto del contesto storico. Per sembrare il più "romano" possibile, all'Ara ha dovuto costruire muri spessi un metro, una scelta infelice che ha peggiorato l'insieme». L'architetto Tornano, nel 3005 firmatario di un appello a Ciampì contro il continuo ricorso dei committenti italiani ai progettisti stranieri, sostiene che «almeno Punta Perotti aveva una legittimità: era previsto dal Piano regolatore». Ma lo storico del Barocco se la prende anche con un collega romano, Fuksas: «La sua Fiera a Milano è una cosa monotona, del tutto priva di vivacità». Sgarbi, che affiancato dal concorrente di Veltroni Alemanno, aveva già attaccato Meier, gongola: «Bravo Portoghesi, ma mi hai plagiato». Liaisons politicamente dangereuses?
Giuseppe Pullara
CORRIERE DELLA SERA - cronaca Roma, 21 GIU. 2006
L'architetto (con lunga storia a sinistra) riceve i complimenti di Sgarbi: «Bravo ma mi hai copiato»
Pur non arrivando a considerarlo un «ecomostro», Paolo Portoghesi, storico dell'arte e architetto del post-modern, giudica il nuovo museo dell'Ara Pacis «peggio di Punta Perotti», l'immenso scheletro di cemento buttato giù con la dinamite a Bari le scorse settimane. Anche se mostra «rispetto» per Richard Meier, progettista del museo, l'autore della Moschea romana parte all'attacco — pur con un lungo passato a sinistra — del monumento-simbolo delle amministrazioni Rutelli e Veltroni. Sul numero in edicola dì Casabella già altri noti architetti a sinistra (Carmen Andriani, Paolo Desideri, Francesco Careri) hanno pesantemente criticato il museo di Meier (autoreferenziale, ipertrofico, senza rapporto con la città barocca). Lo stesso Franco Purini esprime riserve, pur riconoscendo all'edificio «il merito di aver riaperto il dialogo tra antico e moderno».
«Purtroppo Meier — spara Portoghesi — è poco sensìbile al rispetto del contesto storico. Per sembrare il più "romano" possibile, all'Ara ha dovuto costruire muri spessi un metro, una scelta infelice che ha peggiorato l'insieme». L'architetto Tornano, nel 3005 firmatario di un appello a Ciampì contro il continuo ricorso dei committenti italiani ai progettisti stranieri, sostiene che «almeno Punta Perotti aveva una legittimità: era previsto dal Piano regolatore». Ma lo storico del Barocco se la prende anche con un collega romano, Fuksas: «La sua Fiera a Milano è una cosa monotona, del tutto priva di vivacità». Sgarbi, che affiancato dal concorrente di Veltroni Alemanno, aveva già attaccato Meier, gongola: «Bravo Portoghesi, ma mi hai plagiato». Liaisons politicamente dangereuses?
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