Ara Pacis, muro da abbattere e sottopasso
LAURA MARI
DOMENICA, 05 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - - Roma
Pochi giorni fa il sindaco Gianni Alemanno aveva annunciato di aver raggiunto un accordo con l´architetto Richard Meier per l´abbattimento di una parte dell´Ara Pacis. Del resto, fu proprio Alemanno nel 2006, due anni prima dell´elezione a primo cittadino, a sollevare la polemica sulla teca dell´architetto americano. «È uno sfregio alla città» aveva detto all´epoca Alemanno, che ha poi rilanciato la volontà di modificare il progetto originario alcuni mesi fa, durante un convegno a cui erano presenti i più importanti architetti del mondo, tra cui lo stesso Meier. Proprio in quell´occasione, il sindaco illustrò il nuovo progetto, fondato su un punto indiscutibile: abbattere il muro, colpevole di «non favorire il dialogo tra il fiume e la città».
Buttare già quei cinque metri di travertino di Tivoli costerà però alla giunta capitolina milioni di euro. La stima iniziale del nuovo progetto, fatta dallo stesso Campidoglio, parlava infatti di un finanziamento di 17 milioni di euro necessario per realizzare la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore.
«La teca di Meier ci sarà ancora - ha detto pochi giorni fa il sindaco Alemanno - ma sarà modificata per renderla più compatibile con la struttura urbanistica». Quindi, abbattendo il muro sarà nuovamente visibile la chiesa di San Rocco e verrà realizzato un sottopasso, un parcheggio e un´area verde tra il Tevere e l´Ara Pacis. Una sorta di belvedere sul fiume. Ora, non resta che attendere l´iter istituzionale: prima l´arrivo del progetto in giunta, il prossimo 15 settembre e poi, forse, l´avvio dei cantieri in piazza Augusto Imperatore.
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