giovedì 15 gennaio 2009

Ara Pacis, un «ritocco» alla teca di Meier

Ara Pacis, un «ritocco» alla teca di Meier
Lilli Garrone
Corriere della Sera 15/01/2009

Ara Pacis, il progetto del museo di Richard Meier sarà «rivisitato» dallo stesso architetto americano «in vista del radicale mutamento che interesserà tutta piazza Augusto Imperatore». Il Campidoglio ha approvato ieri la riqualificazione del Mausoleo di Augusto e della piazza circostante per 17 milioni di euro. E con una memoria di giunta ha ampliato il programma di interventi: si studierà di nuovo il sottopasso (che era stato «congelato» e che sarà dotato di parcheggi sotterranei dalla parte dei muraglioni), la terrazza sul Tevere e insieme arriveranno le modifiche all'opera di Meier, da sempre osteggiata dall'attuale amministrazione. «Affronteremo così la questione su un piano alto e non polemico - ha detto Gianni Alemanno - . L'idea è quella di chiedere a Richard Meier di ripensare la contestualizzazione della teca rispetto alla nuova realtà urbana e alla forte valorizzazione dell'area. Crediamo che l'architetto non possa sottrarsi alla ricerca di una soluzione positiva». Per il sindaco «tra tre anni, al termine dei lavori, la nuova piazza Augusto Imperatore sarà uno degli esempi più importanti di fusione tra intervento urbanistico e archeologia. Rappresenterà un salto di livello per il centro storico, soprattutto nel rapporto con il Tevere».
La soluzione per la teca potrebbe alla fine essere la stessa disegnata dall'architetto in un primo momento: il progetto originario di Richard Meier prevedeva proprio l'affaccio con una terrazza sul Tevere, poi cancellata per difficoltà di realizzazione. Il contestato «muro» è dunque arrivato in un secondo momento quando si è trattato di ripiegare verso l'interno. Quindi si tratterebbe, in un certo senso, di riportare le cose a come le aveva previste originariamente. Oppure, come proposto dall'attuale amministrazione, abbassare il muretto che si affaccia sul lungotevere per creare un raccordo con il fiume.
Nella «memoria» approvata ieri e presentata dall'assessore all'Urbanistica Marco Corsini è scritto testualmente che «sarà affrontato il tema della coerenza ad oggi molto discussa del progetto della teca che ospita l'Ara Pacis con l'intero contesto architettonico». E che «altro tassello importante e fondamentale è quello di verificare se inoltre possa essere recuperata anche una traccia importantissima del passato, riportando alla luce i resti del Porto di Ripetta».
Il primo passo sarà, dunque, la riqualificazione della piazza secondo il progetto vincitore del concorso internazionale del 2006 «ma mai formalmente approvato dalla precedente amministrazione », ha precisato Marco Corsini. Il disegno del gruppo «Urbs e civitas», capogruppo l'architetto Francesco Cellini (che sarà incaricato dei successivi sviluppi progettuali) con un gruppo di paesaggisti e storici del-l'arte, dovrà diventare un progetto definitivo per bandire la gara di appalto: «Pratiche finite entro il 2009 - ha spiegato l'assessore all'Urbanistica - così i lavori potrebbero partire all'inizio del 2010». La durata prevista è tre anni, solo per l'intervento sulla piazza, dove le attuali aree verdi inclinate verranno riempite di terreno e portate al livello ella piazza, permettendo la realizzazione di un'area verde che circondi il monumento. L'accesso al Mausoleo sarà realizzato attraverso due grandi scalinate che scenderanno verso l'ingresso, raccordandosi agli archi fra le due chiese di san Rocco e san Girolamo dei Croati e risalendo verso quella di San Carlo. Nel progetto è previsto un Infocenter interrato e un Antiquarium, un piccolo museo esterno per esporre i 10 mila reperti archeologici oggi ammassati all'interno del monumento.
La spesa di 17 milioni di euro rientrerà nel piano investimenti del 2009. Ma «si tratta - ha concluso Marco Corsini - solo della prima tappa del progetto di riqualificazione dell'intera zona che avverrà attraverso la pedonalizzazione, anche del lungotevere, con la creazione del sottopassaggio per il traffico, da far iniziare prima di via Tomacelli e da concludere in prossimità di piazzale Flaminio. Un'idea già valutata in passato, mai portata avanti con la dovuta determinazione, ritenuta da questa amministrazione una scelta strategica fondamentale».

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