venerdì 30 aprile 2010

Siglata la pax Meier-Alemanno, intorno all´Ara Pacis la discussione continua.

Siglata la pax Meier-Alemanno, intorno all´Ara Pacis la discussione continua.
GIOVEDÌ, 08 APRILE 2010 LA REPUBBLICA - Cronaca

Fuksas: se lo levano mi fanno felice. Muratore: una presa in giro

Ma gli architetti si dividono "Finalmente". "Vergognoso"

ROMA - Siglata la pax Meier-Alemanno, intorno all´Ara Pacis la discussione continua. E architetti, urbanisti e studiosi si dividono fra favorevoli e contrari: ad ulteriori interventi, a spazi del centro storico "contaminati" dal contemporaneo, a stravolgimenti di un assetto storicizzato con un´opera che Federico Zeri giudicò orribile (era il 1998) e che Vittorio Sgarbi ha definito «un cesso».
Strenuo oppositore del progetto Meier è, dagli inizi, Giorgio Muratore, architetto e docente all´università La Sapienza di Roma. Oggi ribadisce: «È vergognoso: si abbatte un muro per far passare il progetto, fermo da anni, di un parcheggio interrato. È un´autentica presa in giro». Di parere opposto Luigi Prestinenza Puglisi, critico dell´architettura: «Alemanno è riuscito nella quadratura del cerchio. Modifica l´Ara Pacis con il placet di Richard Meier: recupera il rapporto con il fiume e fa realizzare il sottopasso. Bravo!». Con lui, Massimiliano Fuksas: «Se levano quel muro, mi fanno felice. Se realizzano un ristorante, un bar, un affaccio sul fiume, mi fanno felice. Sono scelte politiche? Certo, niente è più politico dell´architettura degli edifici pubblici». Perplessità, il Museo Meier le suscita anche in Stefano Boeri, docente di Progettazione Urbana a Venezia: «Il difetto del progetto di Meier non era soltanto nella scala, che ne fa una sorta di astronave, ma nel fatto di trovarsi in un contesto che avrebbe voluto un intervento più delicato. Tutto ciò che contribuisce a ridurre questo impatto, mi sembra utile». Archeologo ed ex sovrintendente comunale, Eugenio La Rocca richiama al senso dell´intervento iniziale: «Tutto si può fare. Ma bisogna ricordare che quel muro aveva valore di "quarta parete" rispetto a piazza Augusto Imperatore: Meier lo ha pensato per armonizzare il museo con il contesto. Demolirlo è un rischio anche per l´inquinamento all´imbocco del tunnel».

domenica 25 aprile 2010

Meier: giù il muretto dell'Ara Pacis

Meier: giù il muretto dell'Ara Pacis
Susanna Novelli
08/04/2010 IL TEMPO

Pace fatta tra Alemanno e l'architetto che dice sì alle varianti sulla Teca. Sopralluogo del sindaco e di Calatrava alla Città dello Sport: "Servono 400 milioni per Roma 2020".

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno e l'architetto Richard Meier davanti all'Ara Pacis di Roma Pace fatta tra il sindaco Alemanno e l’architetto Meier: la Teca dell’Ara Pacis verrà «ritoccata». Ara Pacis e Città dello Sport, due nodi del passato da sciogliere per una questione di «cultura», di economia e di opportunità. Così alla vigilia della conferenza cittadina sull'Urbanistica, che si svolge oggi e domani all'Auditorium, il sindaco Alemanno ha effettuato due sopralluoghi strategici per il futuro della Capitale: la Città dello Sport a Tor Vergata con l'achitetto Santiago Calatrava e l'Ara Pacis con l'architetto Richard Meier. Trait d'union di entrambi i progetti, l'assessore capitolino all'Urbanistica, Marco Corsini.


Più complessa la vicenda della Città dello Sport, i cui costi sono lievitati da 400 a 608 milioni, di cui 190 milioni già spesi. Le varianti proposte ieri, come la copertura in legno delle piscine per renderle polifunzionali, sono state ben accolte da Calatrava. Servono subito però 53 milioni per completare le due «conchiglie», mentre per le risorse mancanti si aspetta la decisione del Coni sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020. Tempi ravvicinati, circa tre anni, invece per la Teca di Meier all'Ara Pacis. Stretta di mano tra Alemanno e l'architetto americano che, guardando il progetto generale della riqualificazione, che comprende piazza Augusto Imperatore, il Mausoleo, l'Ara Pacis e il sottopasso di 1,5 chilometri che consentirà di pedonalizzare il lungotevere, ha così commentato: «Si tratta di un progetto meraviglioso, sarei stato felice di presentarlo anch'io se solo avessi pensato che un giorno la viabilità del lungotevere si fosse potuta spostare sotto terra».


Il muretto che oscura la visuale della chiesa di San Rocco verrà quindi abbattuto. Un progetto ambizioso, presentato ieri oltre che da Alemanno e Meier, dal sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro, l'ingegnere Remo Calzona, l'architetto che ha vinto il concorso per la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore, Francesco Cellini, il sovrintendente comunale Umberto Broccoli. Presenti anche gli assessori alla Cultura, Umberto Croppi e ai Lavori pubblici, Fabrizio Ghera. Sul «ritocco» alla Teca è poi intervenuto, fra gli altri, Francesco Rutelli che da sindaco commissionò nel 1996 l'opera: «Dopo due anni forse verrà tolto un pezzo di muretto davanti all'Ara Pacis. Se è vero, è un bel viatico per la modernizzazione strategica della Capitale».

lunedì 19 aprile 2010

L'Ara Pacis perde un pezzo

L'Ara Pacis perde un pezzo
07/04/201 IL TEMPO

Sopralluogo del sindaco con l'architetto Meier per «alleggerire» la teca

Pronto il progetto per la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore: diventerà "complesso augusteo". Sopralluogo del sindaco con l'architetto Meier per "alleggerire" la teca.

Ara Pacis L'appuntamento è per oggi a mezzogiorno. Il sindaco Alemanno effettuerà un sopralluogo all'Ara Pacis con l'architetto Richard Meier, autore della famigerata Teca. Non a caso la «visita» all'opera dell'americano più volte criticata da Alemanno, al punto tale da inserire nel suo programma elettorale lo «spostamento» della Teca in periferia, avviene alla vigilia della conferenza cittadina sull'Urbanistica che si terrà domani e dopodomani all'Auditorium. Ed è proprio qui che arriverà probabilmente l'annuncio del «ritocco» della Teca di Meier.

Una rivisitazione del progetto non solo per alleggerire l'Ara Pacis dal suo invadente «rivestimento» ma anche per rendere più armoniosa l'opera dell'architetto con la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore, da troppo tempo praticamente abbandonata a se stessa. Il progetto preliminare prevede la trasformazione dell'area in «complesso augusteo». I lavori sono stati annunciati entro il 2010 e partiranno probailmente in autunno, per la durata di tre anni. Piazza Augusto Imperatore anno 2013, quindi. Le attuali aiuole verdi inclinate, che circondano il Mausoleo, saranno state «riempite» di terreno e portate al livello della piazza, permettendo così la realizzazione di un grande parco che circonderà il monumento.

L'accesso al Mausoleo sarà invece realizzato attraverso due grandi scalinate che, dalla quota attuale della piazza, scenderanno verso l'ingresso al monumento. Nel progetto è previsto anche un piccolo «Info center» interrato e un Antiquarium per l'esposizione e il restauro dei reperti archeologici esistenti e per quelli di nuovo rinvenimento. Il progetto, che costerà circa 17 milioni di euro, non si ferma tuttavia al Mausoleo di Augusto, oggi inaccessibile.

L'obiettivo è infatti quello di riaccendere il «dialogo» tra il Tevere (oggi «oscurato» dalla teca) e la piazza. Per questo si prevede la canalizzazione sotterranea del traffico nel tratto di Lungotevere antistante l'Ara Pacis e la realizzazione di parcheggi, così da ottenere la pedonalizzazione di tutta l'area. I capolinea degli autobus, infine, verranno trasferiti e dunque riqualificata tutta la pavimentazione in sampietrino e ampliato lo spazio pedonale. Particolare cura poi verrà posta nell'illuminazione della piazza e del «nuovo» complesso augusteo.


Susanna Novelli

sabato 17 aprile 2010

Ara Pacis, Meier ci sta ad abbattere il muretto

Ara Pacis, Meier ci sta ad abbattere il muretto
L'ARENA - Giovedì 08 Aprile 2010 CULTURA Pagina 52

ARCHEOLOGIA. L’architetto modifica il suo contestato allestimento

Il Comune di Roma ha annunciato una nuova sistemazione dell’Ara Pacis, con il parziale abbattimento del contestato muro dell’architetto Richard Meier, che toglieva la vista del Tevere. «Il progetto è la soluzione alle polemiche del passato», ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, presentando alla stampa il nuovo progetto di riassetto di piazza Augusto Imperatore e le modifiche che interesseranno il muretto antistante l’Ara Pacis realizzato dall’architetto americano Richard Meier. Un sottopasso consentirà di pedonalizzare un ampio tratto del lungotevere, realizzando un parcheggio interrato per circa 300 posti auto.
«Eliminare il muro è stata un’idea superba: permette di godere della chiesa di San Rocco e dell’Ara Pacis», ha detto l’architetto Richard Meier dopo avere compiuto un sopralluogo all’Ara Pacis assieme al sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Avrei voluto presentarlo io un progetto così ma non sapevo che il traffico poteva essere canalizzato sotto e che l’area si poteva pedonalizzare. Il muro era nato solo per dividere l’area dalla strada», ha spiegato Meier. Fin dall’inizio del suo mandato Alemanno aveva criticato la teca posta a protezione dell’Ara Pacis, Ironico Rutelli, che nel 1996 da sindaco commissionò a Meier la sostituzione della teca progettata nel 1938 per l’Ara Pacis da Vittorio Morpurgo: «A quanto pare, come promesso dal sindaco, Roma cambia. Dopo due anni forse verrà tolto un pezzo di muretto davanti all’Ara Pacis. Se è vero, è un bel viatico per la modernizzazione strategica della Capitale».

giovedì 15 aprile 2010

Il tunnel dinanzi all'Ara Pacis senza compromettere il recupero dell'antico Porto di Ripetta

Il tunnel dinanzi all'Ara Pacis senza compromettere il recupero dell'antico Porto di Ripetta
Messaggero – Roma 10/4/2010

«Costruire 6-7 piazze nelle periferie per creare davvero una città policentrica», era stata la proposta dell'architetto Paolo Portoghesi, al workshop internazionale che si è tenuto all'Auditorium Parco della Musica. La risposta di Alemanno non si è fatta attendere: «Bandiremo un grande concorso per le piazze della periferia romana e il presidente sarà Paolo Portoghesi». Portoghesi ha lanciato anche un appello «perché non venga compromessa la possibilità di ricomporre un giorno il vecchio Porto di Ripetta». E il sindaco ha garantito, da parte sua, che la realizzazione del tunnel sul lungotevere dinanzi all'Ara Pacis non minaccia l'eventuale ritrovamento delle rovine dell'antico porto fluviale e che verranno comunque fatte tutte le verifiche necessarie. In precedenza il sindaco aveva spiegato che «31 piazze nelle periferie sono poche». Piazze intese come luoghi di aggregazione, per ricucire tessuti urbani, riempire vuoti e cambiare la fisionomia dei tanti quartieri dormitorio . Restituire funzioni, eliminare i non luoghi , razionalizzare il verde e i collegamenti, New-Urbanism, insomma. «Bisogna garantire che nelle future centralità ci siano piazze all'italiana, quindi lanceremo un concorso per creare luoghi di aggregazione in tutte le centralità», ha spiegato Alemanno. Un'idea rilanciata anche dall'architetto Leon Krier, da sempre avversario del neo-modernismo e di tutto ci che crea impatto e si eleva in altezza. Il tradizionalista per eccellenza, e forse il pi applaudito di questa due giorni. Krier ha preso a modello la Garbatella: «E' un luogo fantastico dove io porto sempre I miei studenti. Per hauna piazza sbagliata --perché progettata negli anni Venti». Intanto, sulla dismissione delle caserme nel quartiere Parati Italia Nostra ha levato la sua voce. Per l'associazione ambientalista demolirle «sarebbe un errore imperdonabile», sono «una irrinunciabile testimonianza architettonica e urbanistica della Roma post unitaria».

Visita La «pacis» di Alemanno e Meier

Visita La «pacis» di Alemanno e Meier
articolo di mercoledì 07 aprile 2010 - IL GIORNALE

di Redazione
Appuntamento alle 12 all’Ara Pacis per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e l’architetto Richard Meier. Scopo della visita è quello di cercare soluzioni per apportare delle «correzioni concordate» alla Teca progettata dall’architetto americano, per calibrarne l’impatto anche alla luce del riassetto dell’area di piazza Augusto Imperatore. La visita all’Ara Pacis sarà preceduta dal sopralluogo del sindaco ai cantieri di Tor Vergata in compagnia dell’architetto Santiago Calatrava, «per studiarne la migliore finalizzazione in vista della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020». Meier e Calatrava, come tante altre «archistar» internazionali, sono in questi giorni a Roma per partecipare al convegno internazionale «Roma 2010-2020 nuovi modelli di trasformazione urbana» in programma domani e il 9 all’Auditorium Parco della Musica con l’obiettivo di raccogliere contributi e suggerimenti dai più importanti rappresentanti dell’architettura e dell’urbanistica contemporanea che potranno essere la base per
formulare successivi bandi di idee o progetti da sottoporre all’attenzione internazionale.
IL GIORNALE

mercoledì 14 aprile 2010

L'Ara Pacis farà spazio a un sottopasso

L'Ara Pacis farà spazio a un sottopasso
il sole24ore 7 aprile 2010

L'Ara Pacis farà spazio a un sottopasso (Afp)

Realizzare un sottopasso da un chilometro e mezzo per eliminare il traffico sul lungotevere, nel tratto compreso tra l'Ara Pacis e il piazzale della Marina, trasformandolo in area pedonale. E' il progetto presentato questa mattina dai tecnici del Campidoglio nel corso di un sopralluogo all'Ara Pacis effettuato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, insieme all'architetto Richard Meier, autore del progetto del museo, e al sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro. Grazie al sottopasso, tutta l'area adiacente all'Ara Pacis diventerà pedonale e sarà così possibile abbattere il muro che attualmente divide il museo dal lungotevere. Sul museo, nato per proteggere l'altare fatto costruire dall'imperatore Augusto nel 13 a.C. per celebrare le vittorie in Spagna e Gallia, si sono più volte scatenate le polemiche. Voluto dall'ex sindaco, Walter Veltroni, è stato duramente criticato dall'attuale primo cittadino fin dalla sua inaugurazione, nell'aprile 2006. Con l'abbattimento del muro, ha spiegato Alemanno questa mattina, il monumento godrà di una migliore integrazione con l'ambiente circostante e di una maggiore fruibilità da parte del pubblico. "Per me - ha spiegato - questo progetto è la soluzione alle polemiche del passato. Più volte ho detto che la scelta di collocare un'opera di Meier in questo contesto era sbagliata". Il sottopasso, ha annunciato, sarà realtà entro la fine del suo mandato, nel 2013, e prevede la realizzazione di un grande parcheggio sotterraneo. L'obiettivo è realizzarlo in project financing. Soddisfatto Meier, per il quale quella di abbattere il muro è un'idea "superba", a cui lui stesso non aveva pensato solo perché non immaginava si potesse dirottare tutto il traffico del lungotevere.

lunedì 12 aprile 2010

Cade il muro dell’Ara Pacis: presto il tunnel

Cade il muro dell’Ara Pacis: presto il tunnel
di Marcello Viaggio
articolo di giovedì 08 aprile 2010 IL GIORNALE

Il sopralluogo alla contestata teca del sindaco Alemanno e del progettista Meier, che dà il via libera ai correttivi Rivoluzione in vista per l’area, che sarà pedonalizzata grazie a una galleria di 1,5 km e a un parcheggio interrato
Ara Pacis, si volta pagina. Lo ha annunciato ieri il sindaco Alemanno durante un sopralluogo: «C’è il via libera di Meier, abbatteremo parte del muro che separa il monumento dal Lungotevere». Nel progetto anche un sottopasso lungo 1,5 Km per allontanare il traffico e la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore. Era un po’ che della famosa Teca di Meier non se ne parlava. All’inizio del mandato, Alemanno aveva aspramente criticato lo «scatolone» di copertura dell’Ara Pacis auspicandone l’abbattimento o quantomeno la rimozione. Da allora, silenzio. C’è voluto il convegno Roma 2010-2020, in programma oggi e domani all’Auditorium Parco della Musica, per riportare alla ribalta la questione. Fra i partecipanti alla convention le Archistar: Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Santiago Calatrava e, appunto, Richard Meier.
In realtà i contatti fra il Campidoglio e l’architetto americano, progettista e autore della Teca, erano in corso da un pezzo. All’incirca da dicembre 2009. Così quello che sembra un colpo di scena, è invece il frutto di mesi di lavoro in comune. La conclusione, in ogni caso, è certa: il muro in travertino che impedisce dal Lungotevere la vista delle due storiche chiese barocche, San Rocco e San Girolamo, verrà giu. Tutto o in parte, si vedrà. L’annuncio è stato dato ieri dal sindaco Alemanno, che ha effettuato un sopralluogo all’Ara Pacis in compagnia dello stesso Meier, dell’assessore all’urbanistica Marco Corsini e del Sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro.
Il progetto di rivisitazione complessivo dell’area prevede anche la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore, peraltro già avviata da una delibera di giunta, la creazione di un sottopasso per le auto, lungo un chilometro e mezzo, e la pedonalizzazione dell’area del lungotevere antistante l’Ara Pacis, che verrà sistemata a verde. Nei piani, un po’ più in là, anche un parcheggio sotterraneo. «Complessivamente si tratta di un progetto fantastico - afferma Alemanno -. Mettiamo insieme piazza Augusto Imperatore, la Teca e il sottopasso. Potremo pedonalizzare un ampio tratto del lungotevere. Il parcheggio che abbiamo previsto sarà complementare con quello del Galoppatoio». Dunque, alternativo. E i tempi? «Se ci muoviamo velocemente dal punto di vista burocratico, possiamo farcela in 18 mesi. O al massimo entro la fine della consiliatura» assicura il Sindaco. Soddisfatto Meier: «La nuova sistemazione è un’idea meravigliosa» taglia corto. Una battuta destinata a chiudere i conti con il passato, e anche, perchè no?, la bocca ai gufi dell’oggi. «Studio l’Ara Pacis da 12 anni, questa sistemazione era il mio sogno - aggiunge -. Il piano lo avrei messo in atto io stesso, se avessi saputo che si potevano far passare le auto sotto Lungotevere. Il muro era stato pensato proprio per tenere lontano il traffico dall’Ara Pacis». Con le auto 20 metri sotto, non servirà più.
Entusiasta anche il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, Francesco Duilio Rossi: «E’ uno straordinario progetto per restituire ai cittadini romani e ai turisti un complesso monumentale di inestimabile valore. Non è un caso che lo stesso Meier abbia dato il suo benestare». Per l’assessore Corsini «il parcheggio sarà un altro passo avanti verso la pedonalizzazione del Tridente». Per quanto riguarda la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore, presto sarà presentato il progetto e avviata la gara: «Il costo dell’intervento è di 17 milioni» precisa Giro.

venerdì 9 aprile 2010

l´Ara Pacis cambia volto addio al muro della discordia

l´Ara Pacis cambia volto addio al muro della discordia
FRANCESCA GIULIANI
GIOVEDÌ, 08 APRILE 2010 LA REPUBBLICA - Cronaca

Alemanno: copre le chiese. Lavori in due anni, l´ok di Meier

Il nuovo piano dopo le polemiche sull´opera voluta da Rutelli e Veltroni Costerà 17 milioni

ROMA - Discussa, detestata, a un passo dall´essere demolita, l´Ara Pacis di Richard Meier si prepara a importanti cambiamenti e a nuove modifiche, per diventare il centro di un parco incastonato fra il lungotevere e le chiese barocche del cuore storico di Roma. Con il placet del progettista americano, il sindaco Gianni Alemanno ha illustrato il progetto che prevede, prima di tutto, l´abbattimento di quel muro in travertino di Tivoli che costeggia la strada dal lato del fiume, per lasciare spazio a una zona verde, una sorta di belvedere o terrazza che riunirà l´area museale al Tevere da un lato, e alla piazza Augusto Imperatore, dall´altra.
«Accolgo con entusiasmo il progetto messo a punto dal sindaco Alemanno. Del resto, il parco era un´idea che faceva parte già del mio progetto originario. Ma è ottimo che venga realizzata ora, in occasione della risistemazione di piazza Augusto Imperatore e con la pedonalizzazione dell´area», ha commentato Meier. In occasione del suo insediamento nell´aprile 2008, il sindaco Alemanno aveva dichiarato di voler abbattere il Museo dell´Ara Pacis, inaugurato nel 2006, definendolo «uno sfregio per la città». Oggi, fianco a fianco a Meier, fra strette di mano e sorrisi, si dichiara soddisfatto: «Non avrei mai fatto realizzare un progetto simile perché non ne condivido l´impostazione e sono per un approccio più "classico" alle modifiche del centro storico di Roma. Però questa soluzione mi convince e credo sia ottimale per la città».
Porta quindi una nuova pace l´abbattimento del muro dell´Ara Pacis, colpevole di non favorire «il dialogo tra la città e il fiume» e del resto vituperato responsabile di occludere la visuale alla facciata della chiesa di San Rocco. Per questo venne già accorciato e abbassato in passato sotto gli strali della Destra, da sempre contraria al progetto voluto dalle amministrazioni Rutelli («Alemanno abbatte un muretto, finalmente Roma cambia», dichiara) e Veltroni poi. Anche la piazza antistante il museo, dove si affollano beati i visitatori a migliaia ogni fine settimana, sarà in parte modificata dall´ampliamento della fontana: la pietra, l´acqua e la luce, elementi cardine dell´arte di Meier nelle sue opere intorno al mondo, dal Getty Center di Los Angeles al Museo di Arte contemporanea di Barcellona, restano protagoniste.
I cantieri potranno partire a breve ed essere completati entro due anni, assicura l´assessore all´Urbanistica Marco Corsini, aiutati da un project financing per la realizzazione di un parcheggio interrato da circa trecento posti auto, legato al tunnel anche questo un progetto già discusso e presentato (2004). Nessun rischio di "sorprese" archeologiche per il sottopasso: tutta la zona a ridosso del Tevere venne sbancata in occasione della realizzazione dei collettori fognari, sotto il livello stradale c´è terra di riporto. Il tunnel ingoierà il traffico del lungotevere proprio all´altezza dell´edificio di Meier mentre, là dove oggi corrono le automobili nascerà un prato verde, ai piedi dei platani ottocenteschi. Prossimi al via anche i lavori di riassetto di piazza Augusto Imperatore secondo il progetto di un gruppo di architetti guidati da Francesco Cellini con un´operazione che costerà 17 milioni di euro. Una trasformazione nel pieno centro di Roma, da realizzare come dice Richard Meier «valorizzando il passato e sollecitandone l´interazione con il presente offrendo servizi e infrastrutture».