martedì 17 marzo 2009

Ara Pacis, nuova bocciatura a mezzo stampa

Ara Pacis, nuova bocciatura a mezzo stampa
01/10/2006, Il Giornale, Cronaca di Roma

DOPO LA STRONCATURA DEL «NEW YORK TIMES»

La rivista internazionale «AD» critica Meier: «Un architetto deve saper abbassare la voce»
Dopo la stroncatura del New York Times, nuovi «guai» a mezzo stampa si abbattono sulla teca dell'Ara Pacis. A gettare ombre sull'opera di Richard Meier è AD, prestigiosa rivista internazionale di architettura, che in un pungente articolo a firma di Cesare de Seta rimprovera al progettista americano di non aver «rinunciato alla sua griffe» al momento di misurarsi con «un'area del centro storico di Roma tra le più dense e ricche di memoria». Un «sito delicatissimo», quello di piazza Augusto Imperatore, nel quale Meier - osserva l'urbanista - «non è andato con la mano leggera».
Dopo aver menzionato le qualità dell'opera come «macchina museale», in grado di preservare l'altare da impatti esterni e garantirne un'efficace illuminazione, de Seta avanza i suoi incisivi distinguo parlando di un «assai meno felice involucro esterno». Rievoca le dure critiche di Vittorio Sgarbi, che ebbe a definire la teca «un cesso orrendo realizzato da un architetto incapace», e chiosa: «Che sia incapace Meier è solo una boutade, perché Meier tutto è fuorché un incapace: piuttosto gli rimprovero di non aver rinunciato alla sua griffe. Un grande architetto - si legge in chiusura dell'articolo - non è uno stilista, deve saper abbassare la voce: Meier non ha avuto il coraggio di farlo ed è una debolezza non da poco. Quando sarà definitivamente conclusa la sistemazione dell'area si potranno vedere delle migliorie, ma l'impatto traumatico con il contesto rimarrà. Eccome!».
«Questo dimostra che quando vengono meno i condizionamenti culturali la teca dell'Ara Pacis viene giudicata per quel che è - commenta Federico Mollicone, capogruppo di An in centro storico -. Per aver avanzato critiche siamo stati bersaglio di ogni genere di insulto. Ora si scopre che anche il New York Times e AD dicono le stesse cose: saranno definiti "sciagurati" anche loro?».

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