lunedì 5 maggio 2008

Il neosindaco: giù la teca dell’Ara Pacis -Meier: ormai è una grande attrazione

ROMA - Il neosindaco: giù la teca dell’Ara Pacis -Meier: ormai è una grande attrazione
01 MAGGIO 2008, L'Unità - ROMA

Prima l’annuncio: via la teca dell’Ara Pacis progettata dall’americano Richard Meier. Tempo qualche ora e il neosindaco Alemanno già sfuma: alla prima elezione faremo un referendum, decideranno i cittadini. Non è una priorità, dice a urne chiuse. Un mese fa, in piena campagna elettorale, era andato sul «luogo del delitto» sostenendo che la teca, «voluta da Rutelli e costruita da Veltroni, rimane il principale scempio perpetrato dalle amministrazioni uscenti al patrimonio storico e artistico della capitale». Sgarbi apprezza («mi ha vendicato», dice) e alza la posta: ora si faccia restituire la stele di Axum. La notizia è rimbalzata a New York. Richard Meier, uno dei più prestigiosi architetti statunitensi ha ribattuto di esser pronto a discuterne con il nuovo sindaco in qualsiasi momento. «Non ho mai incontrato il nuovo sindaco - ha detto - Sarei felice di discuterne con lui, mi può chiamare a qualsiasi momento. Sono sempre disponibile». Ma l’Ara Pacis è diventata a Roma «la terza destinazione turistica più popolare dopo San Pietro ed il Colosseo. È un fatto molto significativo: è diventata una grande attrazione.

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