An e l'Ara Pacis senza pace: Alemanno, visita con Sgarbi
Francesco Di Frischia
Corriere della Sera - cronaca Roma 20/5/2006
Gianni Alemanno e Vittorio Sgarbi oggi all'Ara Pacis: il candidato sindaco di Roma per la Cdl e l'ex sottosegretario non usano mezze misure per dire quanto non gradiscano la teca di Richard Meier. Replica di Roberto Morassut, assessore all'urbanistica uscente: «E’ sconfortante registrare l'ennesimo assalto della destra estremista capeggiata da Alemanno contro l'opera di Meier». L'appuntamento è per le 10 e mezza: «È doveroso denunciare con osservazioni autorevoli e qualificate - sostiene Alemanno - un intervento architettonico che equivale ad una vera e propria violenza per il centro storico». Nel corso della visita «al mostro», organizzata «per sottolineare l'inadeguatezza dell'intervento architettonico-conservativo più controverso tra quelli realizzati in centro», verrà anche inaugurata la manifestazione «Ara Pacis controprogetti» allestita all'esterno del museo. La mostra sarà dedicata ad alcuni prospetti d'intervento sull'altare augusteo, alternativi alla teca. Non la pensa così Morassut: «Questa visita sarà una manifestazione non contro Meier, ma contro Roma». Secondo Morassut, «in questa campagna elettorale, l'ossessione anti-Meier della destra ha toccato livelli parossistici” perché «si svela una pochezza di argomenti sorprendente e che non ci si attende da chi, in fondo, è stato ministro della Repubblica». La destra romana «non ha proposto e non ha un'idea positiva della città - aggiunge Morassut - e scade nel gioco più facile della denigrazione e della distribuzione di fango.» In particolare riferendosi al candidato sindaco della Cl l'assessore precisa: «Alemanno dovrebbe sapere ormai che i voti si pigliano sulle proposte e non con messaggi negativi e distruttivi. La lezione che l'elettorato ha dato alla destra romana dal ‘93 ad oggi, contiene questo messaggio che non è stato capito». Controreplica a Morassut di Fabio Rampelli, neodeputato di An: «L'iniziativa è semplicemente contro Veltroni e Rutelli che nel 1996 stabilirono con prepotenza la realizzazione dell'ecomostro che ricopre l'Ara Pacis, un'opera che al di là dei gusti soggettivi è oggettivamente fuori scala»
Francesco Di Frischia
Corriere della Sera - cronaca Roma 20/5/2006
Gianni Alemanno e Vittorio Sgarbi oggi all'Ara Pacis: il candidato sindaco di Roma per la Cdl e l'ex sottosegretario non usano mezze misure per dire quanto non gradiscano la teca di Richard Meier. Replica di Roberto Morassut, assessore all'urbanistica uscente: «E’ sconfortante registrare l'ennesimo assalto della destra estremista capeggiata da Alemanno contro l'opera di Meier». L'appuntamento è per le 10 e mezza: «È doveroso denunciare con osservazioni autorevoli e qualificate - sostiene Alemanno - un intervento architettonico che equivale ad una vera e propria violenza per il centro storico». Nel corso della visita «al mostro», organizzata «per sottolineare l'inadeguatezza dell'intervento architettonico-conservativo più controverso tra quelli realizzati in centro», verrà anche inaugurata la manifestazione «Ara Pacis controprogetti» allestita all'esterno del museo. La mostra sarà dedicata ad alcuni prospetti d'intervento sull'altare augusteo, alternativi alla teca. Non la pensa così Morassut: «Questa visita sarà una manifestazione non contro Meier, ma contro Roma». Secondo Morassut, «in questa campagna elettorale, l'ossessione anti-Meier della destra ha toccato livelli parossistici” perché «si svela una pochezza di argomenti sorprendente e che non ci si attende da chi, in fondo, è stato ministro della Repubblica». La destra romana «non ha proposto e non ha un'idea positiva della città - aggiunge Morassut - e scade nel gioco più facile della denigrazione e della distribuzione di fango.» In particolare riferendosi al candidato sindaco della Cl l'assessore precisa: «Alemanno dovrebbe sapere ormai che i voti si pigliano sulle proposte e non con messaggi negativi e distruttivi. La lezione che l'elettorato ha dato alla destra romana dal ‘93 ad oggi, contiene questo messaggio che non è stato capito». Controreplica a Morassut di Fabio Rampelli, neodeputato di An: «L'iniziativa è semplicemente contro Veltroni e Rutelli che nel 1996 stabilirono con prepotenza la realizzazione dell'ecomostro che ricopre l'Ara Pacis, un'opera che al di là dei gusti soggettivi è oggettivamente fuori scala»
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